I frutti della Pace
Accademia di lettere e d'armi tenuta in Siena de' signori Convittori del Nobile Tolomei l'anno 1714
Verwalter
Inventarnummer/Signatur
34. 4.I.18.8
Verlag
Appresso il Bonetti
Herstellungsort
Datierung
1714
Kurztitel
Lorenzetti 1995
Seitenzahl
S. 119–141
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Kommentar

I frutti della pace

L’accademia I frutti della pace fu eseguita nel teatro del Nobile Collegio Tolomei di Siena nel 1714. Si tratta di una vera e propria festa accademica dedicata alla Pace, da poco raggiunta in Europa, che si apre con una Sinfonia di carattere allegro, con organico di violini, violoncello, timpani e tamburi, trombe, oboi e tiorbe. Il discorso introduttivo chiama alle allegrezze per la pace. Segue un ballo a due accompagnato in eco («accompagnato buona parte da suono a modo d’eco composto») in cui la coreografia si ispira al motivo della pace, a quella «concorde corrispondenza, che tra le Potenze già prima disunite fu dalla Pace introdotta». Il ballo a due è seguito da un altro ballo a otto, seguito a sua volta da «un terzo ballo: essendo sì l’uno sì l’altro, pel frequente porgere, che in essi faceasi delle mani, adattato ad esprimere il felice accordo della pace.» Il resoconto dello spettacolo, oltre a ricordare i nomi dei convittori del Collegio che prendono parte all’accademia, si sofferma nuovamente sul tema conduttore dell’accademia stessa: l’idea di accordo, di concordia, di pace. Più avanti si legge: “l’Accordo già mentovato, fu in diverse guise susseguentemente espresso dalle altre operazioni dell’Accademia, in cui, se comparvero talora esercizi guerrieri, non valsero essi, che per dar materia alla stessa Pace, o di una pronta Vittoria, o di un allegro Trionfo”.

Possiamo interpretare alcuni motivi legati all’accademia: da un lato i balli, caratterizzati da figurazioni che alludono all’armonia, all’unione, alla concordia, dall’altra gli esercizi cavallereschi, che mostrano nella loro natura di ‘esercizi guerrieri’ l’ascendenza dalla tradizione dei tornei medievali e rinascimentali, dei quali mantengono soltanto il carattere di emulazione della guerra, funzionale a condurre l’azione, secondo i concetti di Vittoria e di Trionfo, all’idea di Pace. Dalla guerra la Pace, è questa l'allegoria complessiva dell'accademia costruita sull'alternanza di sinfonie, balli, esercizi cavallereschi in forma coreografica, recitazione poetica. All'interno dell'Accademia anche l'esecuzione di una cantata Pastorale, su musica composta probabilmente da Girolamo Chiti (1679-1759), contribuisce a delineare a tutto tondo la gioia e l'allegrezza del nuovo tempo di pace.

CP

Bild-URL