Vera relatione delle feste fatte in Roma per la pubblicazione della Pace stabilita tra le due corone. Con le cerimonie fatte, et esatta descrizione del sontuoso apparato della Chiesa di S. Maria della Pace. Con un racconto delle fontioni delle due chiese nazionali
Objektart
Libretto (Druck)
Verwalter
Inventarnummer/Signatur
MISC. B. 1234.28
Herstellungsort
Datierung
1660
Inschriften/Stempel
Signatur Beschreibung
Signatur (Typ)
per Francesco Moneta. Si vendono a Pasquino
Signatur (Inhalt)
Verlagsadresse
Kurztitel
Gialdroni 2017
Seitenzahl
S. 33–54
Kurztitel
Amendola 2016
Seitenzahl
S. 39–50
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Kommentar

 

La Vera relatione delle feste fatte in Roma costituisce un dettagliato racconto delle feste con le quali, a Roma, si apprende la e si festeggia la stipula della pace tra Francia e Spagna avvenuta nel novembre 1659. Attraverso la narrazione è possibile ricostruire la scansione dei festeggiamenti. Iniziati con un Te Deum celebrato dal papa Alessandro VII nella chiesa di Santa Maria della Pace il 19 dicembre 1659, i festeggiamenti si protraggono fino alla conclusione con tre giorni di «allegrezze», indetti ufficialmente dal papa per i giorni 24-26 febbraio 1660. La relazione ricorda, nel complesso, luminarie, fuochi d’artificio in molte sere, sparo di artiglieria da Castel Sant’Angelo, e almeno due banchetti ufficiali – uno promosso dal cardinale Antonio Barberini, con musiche, il 19 dicembre 1659, il successivo promosso dall’ambasciatore spagnolo, forse con musiche, il successivo 8 gennaio 1660 – e quattro Te Deum con scelta musica, avvenuti nelle chiese di Santa Maria della Pace (il 19 dicembre 1659 e 24 febbraio 1660) e nelle due chiese nazionali di San Luigi dei Francesi (25 febbraio 1660) e San Giacomo degli spagnoli (25 febbraio 1660). Ma è il susseguirsi, in forma sempre più ufficiale, di messaggi e dispacci che giungono a Roma con la notizia della pace stabilita, (dalla fine di novembre 1659 al 31 gennaio 1660, quando infine arrivano al papa le due lettere ufficiali dalle Segreterie di Stato di Francia e di Spagna) a determinare non solo l’avvio dei festeggiamenti ma anche il carattere sempre più ufficiale che essi assumono. Pubblicando le notizie della Pace, nella Roma del 1660, la relazione si configura come messaggio di pace. Il messaggio è multimediale e, come avviene nella festa barocca, coinvolge ogni aspetto. Così l’incisione sul frontespizio della Vera relatione riproduce il medaglione che, stando alla relazione stessa, era affisso sotto il portico della chiesa di Santa Maria della Pace in occasione del Te Deum del 24 febbraio 1660: vi è rappresentata la Pace, con in mano l’ulivo, che offre la destra alla Religione, con la croce, a significare anche una pacificazione della cristianità. 

CP

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