Egeria. Festa teatrale in 2 atti.
Messa in musica da Giov:ni Adolfo Hasse, detto il Sassone. Vienna 1764.
Objektart
Musik
Inventarnummer/Signatur
Part. Tr. ms. 151
Herstellungsort
Datierung
1764
Kurztitel
Joly 1978
Seitenzahl
S. 371–382
Kurztitel
Mellace 2004
Seitenzahl
S. 132–135
Kurztitel
Chegai 2011
Seitenzahl
S. 3–30
Bearbeiter
Chiara Pelliccia
Kommentar

Egeria, festa teatrale per musica

La festa teatrale Egeria fu rappresentata in musica a Vienna nel 1764, per festeggiare l'incoronazione dell'imperatore Giuseppe II. La composizione della musica fu affidata a Johann Adolf Hasse, detto il Sassone, da poco entrato nella corte di Vienna da Dresda. La partitura di Egeria che presentiamo, quindi, dovrebbe essere tra le prime che il Sassone realizzò per la corte imperiale. Oggi è riconosciuta come autografa ed è conservata presso la biblioteca del conservatorio di musica di Milano. Dopo la rappresentazione viennese, il testo e la partitura circolarono in Europa, e in particolare in Italia, dove fu ripresa in varie città, tra cui Firenze e Napoli.   

Cogliendo il significato del mito e dei riti dedicati alla ninfa Egeria, le divinità (Marte, Venere, Apollo, Mercurio) che costituiscono i personaggi della festa teatrale si recano presso la fonte di Egeria, vicino Roma, perché la Ninfa dia loro il necessario discernimento per scegliere colui che, come nuovo Numa, sappia portare, nella pace faticosamente conquistata in Europa, la vera felicità della Terra.  Soltanto Giuseppe II può essere il nuovo ‘re dei romani’, poiché riunisce in sé le abilità nella guerra e nelle arti di pace. Da questo equilibrio il nuovo ordine costituito può assicurare la perfetta felicità («Non vanterà la Terra felici abitatori | se all’ombra degli allori non germoglian gli ulivi»): il responso di Egeria sancisce tutto ciò. Gli aspetti e le virtù legati alla pubblica felicità, all’unione di vigore, forza, grandezza, con pietas, pace, giustizia, assumono particolare rilievo nel componimento e rappresentano tutte le regie virtù in grado di delineare sulla Terra un ordine costituito capace di garantire asilo alle belle arti, alla crescita dell’umanità (‘sostegno di stirpe umana’), al rigoglio della natura e dell’agricoltura (‘pacifici aratri’, ‘germogli della campagna’), all’artigianato, ai commerci, al lavoro e ai ‘molli ozij di pace’. Tra i vari aspetti musicali sono soprattutto la disposizione e l’organizzazione delle voci nelle parti di coro a rappresentare al meglio il concetto di ordine che allude all’ordine di governo costituito. Così il coro delle divinità che discendono come su una nuvola, con il quale si apre la festa teatrale dopo la sinfonia introduttiva, e del quale mostriamo l’incipit, costituisce il primo rispecchiamento dell'ordine di governo sulla terra.

CP 

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